"L’autonomia si conquista quando
si liberano o si recuperano consapevolezza,
spontaneità e intimità". 

L'Analisi Transazionale è una teoria di facile comprensione, ma estremamente acuta e ha come obiettivo la crescita e il cambiamento della persona; è quindi un efficace metodo di psicoterapia ma è anche utilizzata nel campo delle organizzazioni e dell'educazione.

L'Analisi Transazionale è una teoria psicologica e sociale fondata da Berne negli anni '50.
Il nome deriva dalla parola transazione che vuol dire "scambio". L'oggetto di attenzione dell'analisi transazionale sono quindi gli scambi che si verificano tra due individui che comunicano. Le Transazioni danno la possibilità di accedere a nuclei più profondi della personalità: gli Stati dell'Io (insieme coerente di sentimenti, di esperienze direttamente correlate ed un insieme coerente di modelli di comportamento).

La finalità dell'intervento è il recupero dell'autonomia dell'individuo, ritrovando consapevolezza, spontaneità e intimità.

Uno dei primi concetti di Berne è quello degli Stati dell'Io.
Stato dell'Io Genitore è un insieme di sentimenti, pensieri e modelli di comportamento interiorizzati attraverso la relazione con gli altri significativi.

Lo Stato dell'Io Adulto è caratterizzato da pensieri, sentimenti, comportamenti appropriati del qui ed ora. Quando siamo nello Stato dell'Io Adulto fungiamo da elaboratori della realtà. 

Lo Stato dell'Io Bambino è uno Stato dell'Io arcaico, rappresenta il comportamento, i sentimenti e i pensieri del bambino che è stato.
L'obiettivo principale del lavoro di psicoterapia è riattivare lo Stato dell'io Adulto, per farlo do attenzione particolare allo Stato dell’io Bambino, affinché la persona sviluppi un Genitore Nutritivo in grado di prendersene cura.
La persona durante un percorso di psicoterapia analizza il suo copione o piano di vita e decide o “ridecide” ciò che è meglio per lui nella realtà presente.

Recenti sviluppi dell’analisi transazionale: analisi transazionale socio cognitiva, analisi transazionale relazionale.

Bibliografia:
I. Stewart, V.Joines (1990) L’Analisi Transazionale guida alla psicologia dei rapporti umani. Garzanti Editore
Berne (1964) Ciao! ..e poi. La psicologia del destino umano. Bompiani Editore
Pio Scilligo (2009) Analisi transazionale socio cognitiva. Las Editore
Sills Charlotte, Hargarden Helena (2013) Analisi Transazionale. Una prospettiva relazionale. Ananke Editore

L’interesse per la terapia infantile è nata in me in un secondo momento. Ho scoperto la magia di poter dar voce ai bisogni dei piccoli fornendo ai genitori qualche chiave di lettura in più. 

Il mio intervento quindi è mirato non solo al lavoro con il bambino e  l’adolescente ma ha anche come obiettivo quello di aiutare l’ambiente educativo e affettivo in cui vive  a sviluppare competenze  e abilità che consentano di aiutare il figlio a riprendere la strada  della crescita.

"Quando un adulto interagisce con un bambino si stabilisce tra i due un rapporto fisiologicamente asimmetrico (tanto  più asimmetrico quanto più il legame che unisce i due è di intimità): il rapporto tra un «grande» e un «piccolo». Di  primo acchito può apparire naturale che l'adulto diriga e il bambino si adegui. Ma ben sappiamo che il rapporto è  assai più complicato". cit.

In realtà il piccolo ci insegna, se sappiamo ascoltarlo l’essenziale della vita. Utilizzo il metodo del gioco e del disegno.

Collaboro con l’associazione ITACA .www.versoitaca.org/it/

Bibliografia:
Gustavo Pietropollo Charmet (2010) Adolescienza. Manuale per genitori e figli sull’orlo di una crisi di nervi. San Paolo Editore
M.T. Romanini (1999) Costruirsi persona. Edizioni La Vita Felice 

Le famiglie adottive sono per me famiglie speciali che hanno grande capacità di accoglienza. Prendere la decisione di adottare un bambino può essere una scelta delicata che va ponderata in maniera consapevole.

Le vicende che il bambino adottato ha dovuto affrontare hanno messo a rischio la sua capacità di amare rendendo complesso il processo di adattamento alla nuova famiglia. Ci vogliono tempo e cura per favorire un attaccamento affettivo solido e profondo.

Quando il bambino adottivo presenta disturbi dello sviluppo, propongo un intervento multidisciplinare, definisco insieme ai genitori, insegnanti e pediatri obiettivi comuni che favoriscano la crescita.

Nell'incontro con il bambino, ancor più col bambino adottivo è importante l'attenzione al non verbale, metodo disegno, gioco.
È attraverso questi canali che il bambino esprime il suo mondo, anche quello che non riesce a ricordare a causa dei traumi.

Bibliografia:
J.F. Chicoine (2004) Genitori adottivi e figli del mondo. Erickson Editore Antonio D’Andrea (2000) I Tempi dell’attesa. Franco Angeli Editore